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Suor Luisa è stata uccisa ad Haiti

Sgomento, rabbia e dolore nella comunità

È successo ieri 25 giugno mentre in Italia molte delle nostre società si giocavano le semifinali e altre si preparavano alle finali di oggi che valgono una stagione. È successo ieri mentre i bambini di Haiti, creature a cui Suor Luisa Dell'Orto ha dedicato una vita, giocavano e sorridevano sereni. È successo e avremmo tanto voluto che non accadesse che un commando armato sparasse verso l'auto di Suor Luisa, uccidendola a Port Au Prince proprio dove si trova la missione di CSI per il Mondo.

La notizia è arrivata in Italia in tarda serata battuta da Avvenire, e da subito è stato silenzio e sgomento, ma anche rabbia nel sapere che Haiti da troppo tempo è abbandonata a sè stessa, sprofondata nelle lotte armate e nella violenza da quando è stato ucciso il presidente; sepolta da terremoti e tzunami, schiacciata da miseria e povertà.
Suor Luisa aveva 65 anni (ne avrebbe compiuti 67 il 27 giugno) ed era nata a Lomagna, in brianza. Dagli anni "80, quando era diventata Suora nella congregazione delle Piccole Sorelle del Vangelo di Lione, aveva girato le periferie del mondo dal Camerun al Madagascar per approdare vent'anni fa ad Haiti dov'era un'istituzione ormai. I bimbi di cui si è presa cura sin dal suo arrivo, per lo più soli senza famiglia, oggi si ritrovano di nuovo doppiamente orfani. "Siamo tristi e arrabbiati -ha coomentato il Presidente Massimo Achini, che guida anche CSI per il Mondo- Suor Luisa l'abbiamo conosciuta durante le nostre missioni ad Haiti e siamo rimsti travolti dalla sua umanità e dalla sua fede. Per gli haitiani lei era grazia vera". 

La rabbia di cui parla il Presidente, è quella di sapere un paese abbandonato a sè stesso in situazione più che precarie. I volontari di CSI per il Mondo come Valentina e Seguì, si sono spotati in Repubblica Dominicana a causa delle condizioni estremamente pericolose in cui vivevano ad Haiti, e gli ultimi mesi di missione di Stefano Proserpio, l'ultimo dei nostri ragazzi ad essere partito per l'isola, sono trascorsi nell'incertezza fino a costringerlo a raggiungere gli altri a Santo Domingo. "Tantissimi volontari sono stati costretti a lasciare il paese per questioni di sicurezza -ha concluso Achini- Ad Haiti ci sono tonnellate di bambini che crescono senza un futuro e li mondo continua a far finta di niente. Ci sono giovani che si chiedono perché il mondo li abbia lasciati da soli, e lo chiedono anche a noi perché in questi anni siamo diventati amici. Onestamente, non sappiamo cosa rispondere. Non dimenticheremo Suor Luisa però, e troveremo il modo per tenere vivo il suo esempio e il suo ricordo con CSI per il Mondo".

 

 

 

 

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