CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano

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Una formazione per il calcio integrato

In 35 hanno messo sul tavolo idee e proposte

Partiamo dalla fine: verrà prodotto un codice etico che le società sportive iscritte al campionato di calcio integrato del CSI Milano, sottoscriveranno come presa di responsabilità e consapevolezza profonda ci ciò che significa partecipare ad uno sport inclusivo. Iniziamo da qui per raccontare l’esito di un importante percorso di formazione che ha coinvolto allenatori, arbitri e giocatori partner che militano nel campionato di calcio integrato del nostro comitato.  Erano 35 i presenti radunati da Andrea Testa, riferimento della formazione CSI, e da Simone Argentin, educatore professionista e responsabile della Commissione Calcio Integrato per il comitato di Milano. 

Abbiamo impostato la formazione creando dei gruppi di lavoro tematici nei quali tutte le parti si sono confrontate sui valori del calcio integrato e su cosa si aspettano da questa esperienza -ha spiegato Argentin- Fermarci a ragionare sulla relazione tra i giocatori con disabilità e i partner (nda: giocatori normo dotati), sui ruoli che devono ricoprire, su alcune scelte da usare con buon senso e su alcune attitudini e approcci a questa disciplina, era l’unico modo che avevamo per chiarire lo spirito con cui va intrapresa questa esperienza e essere consapevoli della cultura dello sport integrato”. 

Già, perché tra ragionare a voce alta su come sarebbe bello far giocare insieme normo dotati e ragazzi diversamente abili, e poi farlo davvero, ci passa tutto uno spazio da riempire con empatia e buon senso, sensibilità, cultura sportiva e sociale. Una formazione ad hoc è di sicuro una via essenziale per chiunque si approcci allo sport integrato, per questo la serata così partecipata con tutte le squadre iscritte al campionato di calcio integrato rappresentate ai tavoli, ha un valore inestimabile per i progetti futuri del CSI in ambito di sport inclusivi. 

La serata è stata molto produttiva così come la collaborazione di tutti i presenti, dagli arbitri ai partner agli allenatori, che hanno lavorato scambiandosi idee e cercando di trovare soluzioni per rendere sempre divertente e giocabile il calcio integrato -ha spiegato Andrea Testa- La strada per far nascere una cultura sportiva inclusiva è lunga probabilmente e non immediata, ma l'altra sera siamo riusciti a fare un primo importante passo che ci ha mostrato come è bella la passione e la  cura con cui si sono messe in discussione le persone”.

L’appuntamento ora è con l’inizio del campionato fissato per novembre, quando scenderanno in campo alcune squadre veterane del calcio integrato come Ascot, Ausonia, Bresso 4, Desiano, Paina, San Bernardo e S. Carlo Nova, con le new entry del Minerva Tukiki e del Segrate Futura che giocherà con il supporto della Virtus Milano.  

Ci sono due squadre nuove, e anche per questo è importante accoglierle in un contesto coerente e consapevole” ha concluso Simone Argentin.

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