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La coscienza di essere tutti uguali e tutti diversi allo stesso modo

Come sapete, da qualche tempo, vi proponiamo allenamenti un po’ “strampalati”. Chi lo desidera può prenotare un’amichevole nel carcere del Beccaria o chiedere che la sua squadra sia iscritta nel girone a cui partecipano le squadre dei carceri di San Vittore o Monza. Chi lo desidera può far fare allenamento ai suoi ragazzi (basket) insieme agli atleti di Briantea84, squadra Campione d’Italia di basket in carrozzina. Oppure, può condividere un allenamento insieme ai ragazzi speciali di “Special Olympics” o del campionato di calcio integrato. É la scelta, ad esempio, che ha fatto il Nord Ovest, prenotando un allenamento con i ragazzi della Ssd Minerva Tukiki under 13 (disabilità mentale). Il dirigente del Nord Ovest, Mauro, ci ha raccontato questa esperienza, di cui riportiamo alcuni passaggi salienti.

"Era il mese di novembre quando, nel leggere gli aggiornamenti e le news sul sito del CSI Milano, mi sono imbattuto nella proposta dell’Area progetti speciali dal titolo: ”Vuoi ospitare l’allenamento di una squadra di disabili?”... un fulmine a ciel sereno: “ma che razza di proposta è questa?, che senso può avere??”. Chiusa la pagina web, ho continuato nel consueto spulciare nel sito, classifiche, partite e fanta-pronostici, routine insomma. Tuttavia, come se si fosse incollato qualcosa ai miei pensieri, lo sfogliare il sito non scorreva come al solito, tutto era sfumato, lento, poco interessante. Stop, chiudi tutto, pensa. Qualche secondo di silenzio e tutto iniziò a farsi più chiaro, la proposta che frettolosamente avevo bollato con scetticismo era l’origine della mia irrequietezza, più ci ragionavo e più tutto assumeva senso, l’articolo digitale firmato da Elisa Monetti, iniziava a ribollire nel mio stomaco, stimolando un mix di appetiti e curiosità che, solo attraverso un contatto diretto con lei poteva trovare risposte e sapore. Detto fatto, tra una mail e l’altra, l’organizzazione ed i dettagli si sono fatti idea concreta, presentata e deliberata dal consiglio della Associazione Sportiva in cui collaboro, ed arrivata a compimento in questo freddo inizio di febbraio.

L’organizzazione spiccia ha previsto un pre incontro, condotto da Elisa Monetti e Claudio Minervino, di circa una quarantina di minuti. Durante questo, davanti alla platea dei ragazzi della nostra under 13, alcuni dirigenti ed una manciata di attenti genitori, i due amici del CSI hanno presentato in pillole il progetto proposto, mostrandoci un video che ritraeva i ragazzi della squadra della Ssd Minerva Tukiki intenti nelle loro attività ordinarie e, in fine, gestendo un piccolo dibattito con gli astanti che, seppur di giovane età, hanno colto l’occasione per togliersi i pochi, pochissimi dubbi che avevano in merito all’iniziativa proposta.

Concluso lo step informativo, ci siamo dati appuntamento al giorno dell’allenamento, sereni ed impazienti di incontrare i ragazzi della Ssd Minerva Tukiki. Due giorni pieni pieni ci separavano da quel momento, utili a tutti, soprattutto a me, per trovare una tranquillità emotiva che (ahimè) scarseggiava, visti i numerosi timori che minuto dopo minuto si ingigantivano: “Sarò all’altezza nella gestione della sessione e nel favorire il contatto tra i partecipanti? Riuscirò ad avere il controllo della situazione qualora subentrino problemi di incompatibilità o incomprensioni tra i ragazzi?” E ancora: ”Saprò esprimere l’entusiasmo e la gioia che provo per questa iniziativa senza sembrare impacciato?”. Ansia, ansia e sempre più ansia!!

Qualche parola tra le mura domestiche e qualche telefonata con amici e affetti sono stati elementi utili a tenere duro, permettendomi, insieme al dovuto silenzio interno di riflessione, di arrivare all’appuntamento bello teso.

Lì, pochi istanti prima di entrare in campo, il secondo fulmine a ciel sereno (o quasi!), il secondo e inaspettato pensiero folgorante, il rimbalzo tra i pensieri di una frase detta dall’amico Claudio due giorni prima: “Non vi aspettate nulla di diverso da un semplice allenamento, vedrete che, anche dove non arrivassero le parole, i gesti o le tecnicità, avrete comunque lo sport che amate e praticate a darvi una mano e ad unirvi!”. Di colpo, la tensione, l’ansia e le preoccupazioni sono svanite, il tempo di un respiro ed eravamo già tutti in campo.

Un ora e mezza di sorrisi, abbracci, confidenze e battute, slalom, tiri, piccoli esercizi cinetici e, naturalmente, l’immancabile partitella finale. Al termine, tutti insieme abbiamo condiviso un piccolo ma efficace rinfresco, utile soprattutto a scambiarci le considerazioni di rito, a caldo, e a salutarci con serena solidarietà, tutti coscientemente determinati a far sì che quello vissuto non fosse una semplice parentesi ma bensì, il primo mattoncino di un prezioso rapporto di amicizia e collaborazione.

Amo le contaminazioni, credo siano l’unica base solida per tutte le modifiche e le crescite che ci compongono. Se poi come in questo caso, sono cercate e pensate, qualificano sicuramente i partecipanti anche fuori dai campi di gioco, rendendo giustizia alla vera bellezza umana: la coscienza di essere tutti uguali e tutti diversi allo stesso modo, senza se e senza ma. Spero mi perdoniate la lungaggine usata nel raccontarvi l’esperienza vissuta ma, riflettendoci e volendo comunque lasciar traccia di quanto consumato, ritenevo utile non badare troppo alla sintesi, privilegiando invece un dettaglio più completo possibile del quadro emotivo con il quale ho vissuto il percorso proposto dal voi del CSI anche perché, se avessi voluto sintetizzarlo, lo avrei fatto così: Intenso? vi assicuro! Stancante e pesante? Certo! Impagabile e utile? Più del previsto!

Volontariamente non rappresento una descrizione dello staff della Ssd Minerva Tukiki, non voglio togliere a nessuno il piacere del contatto diretto con loro e con la loro energia, a loro invece, nell’attesa di re incontrarli, offro il più sincero ringraziamento da parte di tutta la As Nord Ovest per averci consentito, con la massima naturalezza, di sfiorare la corda di questo splendido e prezioso strumento di integrazione".


Mauro Luise
(Gs Nord Ovest)

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