C’è una notizia talmente preziosa che tutte le altre, pur meravigliose, devono mettersi in fila. Non c’è dubbio: questa è la novità più importante. Di cosa si tratta? Il prossimo anno sarà dedicato al tema sport e oratorio. Concretamente, cosa significa? La FOM (Fondazione Oratori Milanesi), ogni anno pastorale, sceglie un tema centrale. Sapete quale sarà il tema della stagione che va da settembre a giugno? Proprio sport e oratorio! Una scelta che comunica molto, anzi moltissimo.

L’assemblea annuale della FOM (in programma a febbraio) sarà interamente dedicata a questo tema. Lo stesso vale per l’incontro dal titolo “Ripensiamo l’oratorio”, previsto a ottobre. Sono scelte significative, che trasmettono entusiasmo e responsabilità. Da dove partire nella riflessione su sport e oratorio? Ci si fonda su due certezze.

Da un punto di vista pastorale, lo sport è uno strumento preziosissimo, con la stessa dignità delle altre attività dell’oratorio e della comunità. Certo, c’è ancora del lavoro da fare affinché questo punto di vista diventi patrimonio condiviso da tutti i sacerdoti. Ogni tanto si incontra qualche difficoltà con alcuni don che hanno uno sguardo diverso sullo sport (com’è normale che sia). Esistono anche alcune frizioni con certe società sportive che, invece di mettersi al servizio della comunità, vivono un protagonismo che non ha senso. Si tratta, tuttavia, di fatiche “locali”. La linea della Diocesi è chiara e decisa: lo sport è importante, e lo è anche dal punto di vista pastorale. Anche quella del CSI è altrettanto netta: la società sportiva è parte viva del progetto educativo dell’oratorio ed è al servizio della comunità. Questo anno speciale dedicato allo sport in oratorio sarà l’occasione per approfondire, riflettere, sviluppare nuovi strumenti e costruire il presente e il futuro dello sport in oratorio. Ditelo ai vostri dirigenti e allenatori: si sta lavorando su questo tema, e la scelta della FOM è un segno di attenzione e fiducia verso ogni società sportiva.

Esiste una seconda certezza, non negoziabile: lo sport in oratorio non vive più nel “sottoscala” dello sport italiano o del sistema educativo. Dire società sportive d’oratorio significa dire eccellenza. Significa realtà che trasformano il cuore di ragazzi e ragazze, e il cuore di una comunità. Dobbiamo essere tutti orgogliosi di appartenere a società sportive d’oratorio. Dobbiamo vivere questa appartenenza con fierezza. Dobbiamo sentirci parte di un immenso popolo di educatori sportivi. Partendo da queste due certezze, la stagione sportiva che ci attende sarà l’occasione per compiere passi avanti concreti.

Penso allo sportello pastorale -  sportello.pastorale@csi.milano.it - che sarà a disposizione di ogni società sportiva per favorire la crescita e accompagnarla a vivere con maggiore consapevolezza e incisività la dimensione pastorale;  penso all’Arcivescovo, che a settembre, ha invitato a cena il consiglio provinciale del CSI: un gesto di grande attenzione verso l’associazione; penso ancora al Consiglio Pastorale Diocesano, che pubblicherà un documento sullo sport entro aprile. E sono previste molte altre attenzioni e iniziative.

Risolveremo tutti i problemi dello sport in oratorio? Certamente no. Ma per troppo tempo ci siamo sentiti un po’ marginali rispetto alle logiche pastorali. Ora – da tempo, a dire il vero – il vento è cambiato. C’è grande fiducia e considerazione per il CSI e per le sue società sportive. Non perdiamo questa occasione: è un vero appuntamento con la storia.