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Un torneo unico al mondo

La terza edizione della Winners Cup

Di strade impossibili in questi anni ne abbiamo aperte tante, ma questa merita proprio di essere evidenziata e raccontata.
Sabato 11 maggio, nel centro sportivo,  di “Interello” (sede del settore giovanile Inter) scenderanno in campo 16 squadre di giganti.
Sono tutti ragazzi e ragazze che sono in cura, o sono stati in cura, nei reparti di oncologia pediatrica di tutta Italia e di mezza Europa.
Proprio così. Alla terza edizione della Winners Cup hanno aderito gli istituti di Aviano, Bari, Bologna, Bolzano, Catania, Firenze, Genova, Milano, Monza, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Torino, Trieste e Udine.
Non solo, quest’anno ci siamo aperto all’Europa con sei squadre straniere provenienti da: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Olanda e Spagna. In totale 250 ragazzi che hanno in comune una cosa: hanno sfidato nella loro vita un avversario “viscido” che arriva all’improvviso e spesso senza avvisaglie. Un avversario meschino che a volte scompare e poi riappare. Un avversario tremendo che ti cambia la vita ed a volte addirittura ti toglie prospettive di esistenza.
Una malattia che mette i brividi.
Questi ragazzi ce l’hanno fatta. Hanno vinto, o stanno vincendo, la loro battaglia. Il loro giocare, i loro sorrisi e la loro testimonianza hanno il sapore di una lezione di vita che arriva dritta al cuore.
Sono ragazzi e ragazze meravigliosi.
Mettere in piedi un torneo così è davvero una pazzia. Tre anni fa Inter, CSI, Pirelli, l’Istituto dei Tumori di Milano (con il dott.  Andrea Ferrari ), Fiagop e Aieop hanno iniziato a parlarne.
Non c’è stato ostacolo capace di fermarci. Non c è stato ragionamento del tipo “si ma non ci riusciremo mai” che ha rallentato il nostro sogno.
Così, nel 2017 è nata la prima edizione della Winners Cup.
Da lì un crescendo di emozioni e follie. Quest’anno per la prima volta gli istituti europei hanno detto: “troppo bello, veniamo anche noi”!
Cosi, in soli tre anni abbiamo messo in piedi un torneo che sta facendo scuola in Europa. Raccontarlo è impossibile. I ragazzi si allenano durante l’anno per preparare la squadra. Amicizie nate in “corsia”, tra una flebo ed una chemio, si spostano in campo con tutta la passione che c’è in una vera squadra.
Spesso in pantaloncini e maglietta a sudare con loro si trovano anche i medici che li hanno in cura. Un anno di attesa per arrivare in questo week end a Milano, ospiti di Pirelli, per vivere la magia del ritiro in albergo e per poi scendere in campo ad Interello.
Un torneo vero con sano agonismo, allegria, voglia di dimostrare che la vita pulsa ed anche voglia di fare bene in campo.
Tra i ragazzi che hanno partecipato alle precedenti edizioni qualcuno non c’è l’ha fatta. A ciascuno di loro va il nostro ricordo e la consapevolezza che averli incontrati significa aver incontrato dei giganti di umanità e di forza per la vita.
Il Csi coordina tutta la parte sportiva. Coordinate dal nostro team eventi, 40 ragazzi del nostro staff accolgono le squadre e si occupano di ogni dettaglio organizzativo.
Gli arbitri sono del CSI.
Il sogno per la prossima edizione è quello di portare i 250 ragazzi della Winners a fare testimonianze nei vostri oratori e nelle vostre società sportive.
Un passo alla volta ce la faremo.
Avete presente quando i vostri ragazzi dicono che è troppo impegnativo o faticoso ed hanno voglia di mollare? Bene sarebbe bello dirgli:  “Ti presento Aurora,  17 anni. Ha appena vinto una battaglia di due anni con un tumore. Non ha mai mollato ed adesso è pronta a scendere in campo, per giocare nella Winners Cup e poi, quest’estate andrà in missione ad Haiti con Csi per il Mondo perché vuole restituire a tutti il sorriso che ha ritrovato nella vita. Lei è solo una delle 250 persone che in questo week end scenderanno in campo.
Orgogliosi delle nostre strade impossibili…
 
Massimo Achini
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