CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano

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Un weekend "tosto" per i formatori arbitrali

Lo scorso weekend, a Roma, si è tenuto il corso formatori arbitri nazionali. Per Milano erano presenti Gianluca Meneghini e Simona Fuso Nerini per la pallavolo, Giuseppe Riso e Sonia Severin per il calcio a 7 e calcio a 11, Andrea Amadeo e Matteo Parravicini per la pallacanestro (in alto nella foto).

Il weekend è stato intenso, iniziato con una prima sessione venerdì sera, dopo cena, con un intervento di due ore in cui sono intervenuti Vittorio Bosio per un saluto iniziale e Giuseppe Basso per sottolineare l’importanza del ruolo del formatore e spiegare nel dettaglio la struttura del corso.

Sabato mattina si sono svolti degli incontri specifici per disciplina, con una verifica sulla conoscenza delle regole e dell’associazione; successivamente tutti gli iscritti hanno provato a fare “i formatori” per verificare la capacità di gestione dell’aula e di relazione. Nel pomeriggio c’è stato un incontro con Antonio Sacco, psicologo dello sport e promotore del modello Sfera Coaching, che per 3 ore ha tenuto alta l’attenzione della platea, di oltre 100 persone, giunte da tutta Italia, seguito poi dall’intervento di Andrea Barbetti, per un approfondimento dell’uso degli strumenti informatici per formare.

Domenica mattina, dopo la S.Messa, altre 4 ore intense di formazione, prima con Beppe Basso sull’uso della piattaforma Ceaf del Nazionale, quindi ancora un incontro con Andrea Barbetti, che ci ha parlato dell’importanza della testimonianza nell’azione formativa; infine, di nuovo Antonio Sacco, che ci ha parlato dei modelli di leadership.

I lavori si sono conclusi con la consegna degli attestati di abilitazione, con grande soddisfazione per tutti i partecipanti di Milano che hanno ottenuto l’abilitazione come formatori nazionali.

Alcuni commenti:


Matteo Parravicini
Questa esperienza romana è stata davvero molto formativa. I ritmi serrati di questi giorni sono la testimonianza che la nostra non sia stata una "gita premio nella capitale", bensì rispecchiano i numerosi temi trattati. Suggerimenti sulla gestione della lezione, consigli su come trasmettere efficacemente nozioni tecniche, analisi e confronto di esperienze vissute e molto altro.

Ora siamo curiosi di provare a mettere in atto quanto appreso durante questo corso! Consapevoli che l'attestato appena ricevuto è solo un punto di partenza e non certamente d'arrivo! vogliamo di mettersi in gioco e qualche esperienza sul campo, pardon in aula, saranno utili per migliorare le capacità dei nuovi formatori di trasmettere nozioni e passione.


Andrea Amadeo
120 aspiranti formatori, 2 giorni intensi pieni di spunti di riflessione, contenuti pregnanti, uno staff di docenti di assoluto livello, e soprattutto un gruppo di persone che “formeranno” la spina dorsale dei comitati territoriali. “Formarsi per formare” potrebbe essere un riassunto telegrafico di questa due giorni, importantissima per acquisire competenze sempre più approfondite nel campo della formazione arbitrale. Ore dense di contenuti, con le lezioni per disciplina, con aggiornamenti regolamentari e quiz tecnici, Lunghe e difficili, ma assolutamente fondamentali, passate con la presenza di Andrea Barbetti e Antonio Sacco che ci hanno guidato sui sentieri dell’analisi delle nostre capacità mentali, fisiche, tecniche e psicologiche, nonché nel miglioramento del nostro bagaglio di conoscenza formativa.

Molti tra noi si occupavano già di formazione, siamo partiti con il desiderio e la voglia di mettere alla prova le nostre capacità e competenze formative, di confrontarci con le realtà di altri comitati, spesso con il solo obbiettivo di “formalizzare” un ruolo che forse avevamo la presunzione -errata- di essere già in grado di gestire in autonomia. E invece ci siamo scontrati frontalmente con la necessità di “formare”, formare noi stessi e le nostre capacità, esplorare i nostri punti di forza, imparare a gestire un rapporto formatore-arbitro. Torniamo più ricchi, più ricchi di esperienza a livello personale, più ricchi di capacità formative, più ricchi di conoscenze tecniche e tecnologiche. Insomma ci è stato dato molto, e speriamo di essere in grado di trasmettere molto nel lavoro che faremo nei nostri comitati.

Abbiamo solo cominciato a scalare, la cima è lontana, ma il cammino è tracciato. E siamo contenti e orgogliosi di poterlo percorrere insieme a tanti altri compagni di viaggio.

Gianluca Meneghini
E’ facile partire per un appuntamento come questo con una grande aspettativa, non è scontato tornare sorpresi perché l’aspettativa è stata superata. Un buon formatore deve avere, fra le tante caratteristiche, quella di non sentirsi mai arrivato e di cercare sempre nuovi spunti, nuovi punti di vista, nuovi metodi, mettersi in gioco. Non è nemmeno facile farlo con una platea così ampia, oltre 100 persone. Il risultato è stato ottimo. Ed è stato importante anche scoprire e comprendere se la propria preparazione e il proprio metodo fossero già idonei per essere riconosciuti nel ruolo di formatore nazionale.

Sono contento perché tutti i colleghi presenti hanno affrontato i momenti formativi con l’umiltà necessaria per ascoltare e questo, secondo me, è reso possibile per raggiungere il miglior risultato. Ci è stato detto che dopo anni finalmente si riparte con un programma formativo, per cui l’appuntamento terminato è solo l’inizio. Sono arrivato con l’emozione di sapere quando sarà il prossimo. Intanto faccio tesoro delle molte cose che ho appreso e dei nuovi spunti su cui lavorare, carico, per iniziare una nuova stagione anche nel ruolo di formatore.
 

Giuseppe Riso
Esperienza davvero notevole: le tematiche affrontate sono risultate tutte molto interessanti, abbiamo spaziato dall'analisi delle motivazioni e delle finalità insite nel ruolo di Formatore fino alle modalità di gestione di un'aula; considerevole anche la parte tecnico/associativa, con gli immancabili quiz di valutazione.

Si è trattato di un momento formativo di notevole impegno e denso di appuntamenti che si sono susseguiti per tutte le tre giornate, i docenti ci hanno preso per mano e ci hanno accompagnato nello sviscerare con competenza ed un briciolo di "follia" le differenti tematiche affrontate.

L'asticella è stata sicuramente alzata, mi auguro proprio di poter partecipare nuovamente ad iniziative di tale genere.

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