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Il Csi saluta il nuovo Arcivescovo, S.E. monsignor Mario Delpini

Il cardinale Scola saluterà la Diocesi l'8 settembre prossimo

Monsignor Mario Delpini, 66 anni tra pochi giorni, è il nuovo Arcivescovo di Milano. La nomina da parte di papa Francesco è stata comunicata venerdì 7 luglio, alle 12, nella Curia arcivescovile dal cardinale Angelo Scola e contemporaneamente è stata resa nota dal Bollettino della Sala stampa vaticana. L’annuncio è stato accolto dal suono festoso delle campane delle parrocchie ambrosiane.

Nato a Gallarate (Varese) il 29 luglio 1951, Delpini è stato ordinato sacerdote dal cardinale Giovanni Colombo il 7 giugno 1975. Eletto Vescovo titolare di Stefaniaco il 13 luglio 2007, è stato ordinato dal cardinale Dionigi Tettamanzi nel Duomo di Milano il 23 settembre successivo. Già Rettore maggiore del Seminario arcivescovile di Milano e Vicario episcopale, nel 2012 è stato nominato Vicario generale dal cardinale Scola.

Il cardinale Scola assume da oggi l’incarico di Amministratore apostolico della Diocesi, che manterrà fino alla presa di possesso della sede da parte del nuovo Arcivescovo.

«Vivo questo momento con un acuta percezione della mia inadeguatezza per il ministero al quale mi ha chiamato papa Francesco – ha confessato monsignor Delpini -. Sono immensamente grato a papa Francesco per questo segno di fiducia, ma questo non toglie che avverto tutta la sproporzione tra il compito al quale sono chiamato e quello che io sono».

Per «orientare il cammino di un popolo tanto numeroso e talora preso da dubbi» il nuovo Arcivescovo ha chiesto quindi di essere «accompagnato da molta preghiera e da quella testimonianza di santità operosa tanto presente nel popolo ambrosiano» e di essere sostenuto con il confronto, il consiglio, l’insegnamento «di tanti maestri di teologia e di ogni altro sapere che rendono così significative le istituzioni accademiche e i centri di cultura di cui Milano può vantarsi».
«La città metropolitana e la Diocesi - ha proseguito mons. Mario Delpini - devono interrogarsi su quale volto vorranno avere nel futuro: bisogna che io per primo e tutti gli altri impariamo ad ascoltare anche quelli che parlano lingue differenti e difficili da capire, perché nessuno si senta straniero e discriminato». «Ho quindi bisogno che tutti gli uomini e le donne che abitano in diocesi, da qualunque parte del mondo provengano, qualunque lingua parlino, aiutino la Chiesa ambrosiana a essere creativa e ospitale, più povera e semplice, per essere più libera e lieta», ha detto prima di concludere l’intervento.

Pubblichiamo la comunicazione del Cancelliere Arcivescovile relativa alla nomina del nuovo Arcivescovo di Milano e dell’Amministratore Apostolico.

La comunicazione ufficiale

Quest’oggi il Santo Padre, Papa Francesco, ha accettato la rinuncia all’ufficio di Arcivescovo di Milano presentata da Sua Eminenza Rev.ma il Card. Angelo Scola e ha nominato nuovo Arcivescovo Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Mario Enrico Delpini, sinora Vicario generale della Diocesi Ambrosiana.

Nel contempo il Santo Padre ha provveduto a nominare Sua Eminenza Rev.ma il Card. Angelo Scola Amministratore Apostolico attribuendogli i diritti, le facoltà, i compiti che spettano ai Vescovi diocesani. Egli pertanto continuerà nel governo pastorale dell’Arcidiocesi di Milano, fatti salvi i limiti propri della sede vacante (cf Apostolorum successores, n. 244; in particolare cessa la funzione dei Consigli presbiterale e pastorale mentre proseguono nel loro mandato il Collegio dei Consultori e il Consiglio per gli affari economici della Diocesi), fino alla presa di possesso della sede da parte del nuovo Arcivescovo. In base alla normativa propria (Cum de nomine episcopi, 9 ottobre 1972), nel periodo di sede vacante resta immutato il nome del Vescovo da citare nella preghiera eucaristica, con la modalità consueta: «il nostro Vescovo Angelo».

In data odierna Sua Eminenza Rev.ma il Card. Angelo Scola, in forza della succitata nomina ad Amministratore Apostolico e delle facoltà conferitegli, tenuto conto del fatto che i Vescovi ausiliari conservano anche durante la sede vacante le potestà e le facoltà di cui godevano come Ordinari diocesani (can. 409 § 2) mentre gli altri Vicari episcopali decadono dai loro uffici (can. 417), ha confermato in forma delegata le potestà e le facoltà di cui godevano in precedenza i Vicari episcopali non Vescovi ausiliari, anche per delega o a seguito di mandato speciale (decreto arcivescovile in data 7 luglio 2017). Al Moderator Curiae viene inoltre assegnato il compito di Delegato ad omnia, con competenza di firma sugli atti sinora affidati al Vicario generale (...).

Milano, 7 luglio 2017
Il Cancelliere arcivescovile
Mons. dr. Marino Mosconi

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