CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano

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Il Csi Milano a "S-Factor"

Volontariato, rapporto Eps-Federazioni-Coni, Giovani, Terzo Settore, sistema formativo, Statuto, Scuola, Chiesa, politica sportiva: sono questi i principali ingredienti delle proposte emerse dalla Conferenza Strategica e di Programmazione del Centro Sportivo Italiano dal titolo “S-Factor: se non ora, quando?” che ha portato a Roma il 10 e l'11 marzo scorsi oltre 170 associati di 57 comitati territoriali per discutere sul futuro del movimento sportivo italiano. Una giornata di analisi ed approfondimento con 12 tavoli tematici di lavoro per un confronto sulla direzione del percorso culturale e sportivo intrapreso dal CSI, alla luce delle ultime novità in fatto di legislatura e rapporti con gli sportmakers.

Ampia la delegazione del Csi Milano con la partecipazione di Massimo Achini (al tavolo sport e politica), Giuseppe Valori (statuto e formazione), Aldo Milesi (commissioni tecniche nazionali), Claudia Giarratano e Luca Tagliabue (comunicazione), Giorgia Magni (carcere e sport).
Due giornate di lavori intensi, ma decisamente interessanti. 
 

Giuseppe Valori: “Un incontro assolutamente edificante ed efficace quello a cui ho partecipato. Sul tema del rapporto tra Coni ed Enti di promozione sportiva, sono stati ben 2 i tavoli di lavoro organizzati, viste le numerose adesioni. Valutato per bene l’argomento e partendo ciascun rappresentante dalla realtà del proprio Comitato,  abbiamo convenuto sull’importanza di proseguire il cammino di confronto e collaborazione fra i vari Enti di promozione, soprattutto con quelli di ispirazione cristiana come il Csi. Questo affinchè il Coni riconosca sempre più la mission di ciascuno, che è quella di promuovere lo sport per tutti con una grande attenzione alla persona”.


Claudia Giarratano: “Il Csi guarda fuori”, questo il tema del tavolo di lavoro rivolto agli operatori della comunicazione. Per il comitato di Milano abbiamo partecipato io e Luca Tagliabue dell’ufficio eventi. Un’esperienza formativa di alto livello che si è avvalsa del prezioso supporto di Studio Ghiretti, nostro partner nelle strategie comunicative. Abbiamo parlato delle media relations, degli strumenti digitali, delle strategie di comunicazione e del piano di marketing per promuovere e organizzare un evento.  Assolutamente utile, non solo dal punto di vista dei contenuti, ma in particolare per il confronto avuto con gli altri comitati italiani. Un confronto costruttivo che ha evidenziato la necessità di “fare rete” con i colleghi per condividere le esperienze positive e supportare le realtà più piccole, realtà che hanno confessato di “spiarci”  e prenderci da esempio. Sono tornata a casa non solo con la consapevolezza che siamo sulla strada giusta per comunicare all’esterno il bello che stiamo costruendo, ma anche con l’entusiasmo di voler continuare a fare sempre meglio”.


Giorgia Magni: “Il confronto tra locale e nazionale è davvero fondamentale e durante i lavori di Roma mi è stato chiaro come mai prima. I progetti sociali e quello sulle carceri in particolare, sono parte di problemi troppo globali per affidarli solo ai comitati locali. È importante avere un percorso tracciato a livello nazionale e il progetto “Il mio campo libero” lanciato dalla Presidenza nazionale, mi sembra vada esattamente in questa direzione, indicando una via ma valorizzando le singole ricchezze portate avanti in termini di sport e carcere dai singoli comitati e dai regionali”.

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