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Tra sorprese e conferme: cala il sipario sui sedicesimi!

Intervista ad uno dei protagonisti della quarta giornata di gioco

Sono rimasti in 16 a contendersi lo scettro di primo campione CSI di FIFA 20. Ci siamo infatti lasciati alle spalle anche il quarto turno, che, come i precedenti, non ha tradito le attese, offrendo spettacolo e colpi di scena. Ben 89 i gol segnati, decine le parate mozzafiato e numerosissime le giocate d’alta scuola. A conquistare il bottino pieno e uscire così dal campo (virtuale) con la qualificazione in tasca sono stati il Liverpool di Rampo_99_ (Andrea Ramponi, del Rosario), m_andai01 (Simone Mandaradoni, del S. Rocco Seregno), Optimus77_ (Mattia Benelli, del GSO Perticato), Qualithy (Filippo Silba, del Precotto) e seba__2000 (Sebastiano Cairoli, del Barlassina), il Barcellona di tommypito (Tommaso Pitonzo, della Kolbe), ardiansrpqs (Martino Ardiani, dell’Orpas), danimosca1 (Daniele Moscatiello, dell’OSA Sesto S. Giovanni) e LADefeaters (Luca Barchi, dell’U.S. San Barnaba), il Bayern Monaco di thecrazybuddy (Marco Cocozza, dell’UPG Magenta) e canguro71 (Federico Mariani, del 2008 Lazzaretto), il PSG di mario97701 (Mario Errante, del S. Filippo Neri), il Manchester City di Marcocaste2002 (Marco Castellano, dell’Usob), il Real Madrid di ErTeFraDeSolari (Thejan Awanka Brahmachcharige, del Rosario) e la Juventus di zi_toss (Gianluca Zito, della Fonas).
Chi proseguirà il proprio cammino?
 
 
La voce dei nostri Players!
 
Di seguito, ecco le parole di Gianluca Zito (della Fonas), che al termine della sua quarta partita ci ha raccontato come sta andando il torneo. 
 
Ciao Gianluca! Complimenti per le tue quattro vittorie. L’ultima, in particolare, è arrivata al termine di una partita molto equilibrata e ti ha consentito di accedere agli ottavi. Com’è andata la gara?
 
“La partita è stata combattuta. Il mio avversario era molto chiuso in difesa e per cercare di trovare un varco mi sono sbilanciato molto (a volte troppo) in avanti, concedendo così alcune ripartenze dalle quali poi ho subito gol. Alla lunga, però, se si passa una partita in attacco, diventa difficile perdere.”
 
Hai uno dei migliori attacchi del torneo e riesci a segnare con grande facilità. Nelle prossime partite su cosa devi lavorare? Forse proprio sulla fase difensiva e su come arginare le ripartenze avversarie?
 
“Penso di dover lavorare sul contenimento e sulla gestione della partita. Tante volte, anche fuori dal torneo, mi capita di ritrovarmi in vantaggio, magari anche per 3-0, e, invece di amministrare, rischio di subire il ribaltone o addirittura di perdere le partite.”
 
Buon punto su cui lavorare!
Chiudiamo con una domanda sulla squadra che hai scelto. Sei l'unico tra i giocatori rimasti in gara ad usare la Juventus; tutti gli altri, infatti, hanno optato per Liverpool, Barcellona e altre big europee ricche di fenomeni. Non che la Juventus sia priva di giocatori di qualità, anzi, ma la tua è sicuramente una scelta che va in controtendenza. È stata una decisione dettata dal cuore più che dalla giocabilità?
 
“Ti dirò, fino alla prima partita non sapevo chi usare; non giocando quasi mai offline, non sapevo come fossero le squadre. Quindi sì, ho deciso di seguire il cuore e ho preso la Juve, che, comunque, da tifoso, ma anche da calciatore, credo sia potenzialmente la squadra più forte del mondo!”
 
 
Di Luca Pellegrini
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