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FUMATA BIANCA AL CONCLAVE DEGLI ARBITRI

28 novembre 2022

Prendete una significativa rappresentanza dei Direttivi dei gruppi arbitri di calcio, pallavolo e pallacanestro; portateli per due giorni in un posto molto significativo come la “Casa dei Padri Barnabiti” di Eupilio, e infine chiudeteli lì dentro a ragionare tra di loro sul presente e sul futuro della loro classe arbitrale.

Con grande orgoglio possiamo dire di averlo fatto, riunendoli nel primo Conclave Arbitrale della storia del nostro comitato. Non solo: i direttivi arbitrali hanno iniziato a lavorare al Conclave due mesi fa, ne hanno discusso al loro interno, si sono confrontati e hanno provato a introdurre idee e proposte su 6 linee di riflessione. Un lavoro davvero prezioso e unico, fatto di ore e ore di confronto per ragionare su come genare futuro nel mondo arbitrale, prendendo tante decisioni che ora saranno portare sul tavolo del Consiglio Provinciale.

Ci vuole coraggio per mettere in piedi un’iniziativa come questa, perché viviamo costantemente in emergenza arbitrale e per coprire tutte le partite, ogni settimana, bisogna fare capriole quadruple. Per pensare al futuro quando si vive una situazione di emergenza bisogna essere un po’ folli e un po’ visionari. O forse bisogna semplicemente volere un gran bene agli arbitri e alle società sportive. 

Come trovare nuovi arbitri? Come migliorare i disservizi alle società sportive se la gara dovesse andare buca? Come migliorare e rinnovare la vita dei gruppi arbitri? Come essere più vicini le società sportive? Come rinnovare la formazione degli arbitri? Come valorizzare la figura del direttore di gara? Come introdurre idee generative in questo settore? Abbiamo parlato e ragionato di questo, e sono uscite proposte concrete e linee guida. Ora la sfida è quella di introdurle concretamente nei prossimi anni. Alcune di queste proposte riguardano direttamente e da vicino le società sportive, dateci solo il tempo di definirle per bene e di parlarne in Consiglio Provinciale e poi ve le presenteremo. 

È stato un week end dal quale portiamo a casa anche due conferme importanti: la prima è la consapevolezza che serve trovare tempo per riflettere e per progettare a medio lungo periodo. Siamo tutti travolti dalla quotidianità e dai mille impegni ed emergenze, ma trovarsi per ragionare insieme e generare futuro è decisivo. Lo diciamo perché vale anche per le società sportive. Inventarsi durante l’anno “pit stop” con dirigenti e allenatori per fare il punto della situazione e ragionare è impegnativo ma vincente. Che sia un sabato, un intero week end, una domenica… Poco importa. 
La seconda certezza è che abbiamo tutti bisogno di fraternità. Nel week end del Conclave abbiamo lavorato sodo per almeno 8 ore, ma abbiamo anche mangiato, riso, scherzato, giocato, pregato insieme. I direttivi di calcio, basket e pallavolo rischiano di essere mondi lontani tra loro che si incontrano ogni tanto. Bene, sono bastati quei due giorni vissuti insieme per avere la sensazione che un cambio di rotta sia avvenuto. Ora abbiamo Direttivi che si sentono parte viva di una stessa realtà mantenendo ciascuno la propria identità. 

C’è nell’uomo una sete di fraternità che è profonda. L’esperienza del CSI (nel Comitato e nelle società sportive) alla fine risponde a questo bisogno. “Vado lì per giocare” o.… "per far giocare” (nel caso di dirigenti, allenatori e arbitri), ma trovo una dimensione di umanità e fraternità che mi avvolge e che rende più bella la mia vita. Questo a Eupilio (sede del nostro ritiro arbitrale) lo abbiamo sentito e vissuto intensamente.

Massimo Achini

 

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