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Proroga di dieci anni della riforma IVA

Cosa cambia realmente per ASD e SSD

La riforma fiscale che avrebbe dovuto rivoluzionare il trattamento IVA per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche dal 1° gennaio 2026 è stata rinviata di dieci anni, slittando così al 1° gennaio 2036.

La decisione è stata formalizzata con il Consiglio dei Ministri n. 149 del 20 novembre, nell’ambito dell’approvazione del Decreto Correttivo del Terzo Settore. Questo rinvio elimina, almeno per il prossimo decennio, l’incertezza che aveva accompagnato il settore sportivo, mantenendo in vita l’attuale regime IVA previsto dagli artt. 4 e 10 del DPR 633/1972.

 

Cosa significa per ASD e SSD

La proroga conferma per altri dieci anni il principio per cui le prestazioni fornite da associazioni e società sportive dilettantistiche ai propri associati e tesserati, finalizzate al perseguimento degli scopi istituzionali, restano fuori campo IVA e non commerciali.
Rimangono quindi escluse dall’imposta anche le quote di tesseramento e affiliazione.


Effetti principali della proroga:

1. Nessun obbligo di aprire partita IVA
Gli organismi sportivi che svolgono esclusivamente attività istituzionali continuano a non essere tenuti all’apertura della partita IVA.


2. Nessuna fatturazione o adempimenti IVA per attività istituzionali
Non scatta l’obbligo di:

  • emettere fattura per le prestazioni istituzionali;

  • tenere registri IVA;

  • effettuare liquidazioni o presentare dichiarazioni periodiche.


3. Conferma della “decommercializzazione” dei corrispettivi specifici
Rimane pienamente valido l’art. 4, comma 4, del DPR 633/72: i corrispettivi specifici pagati da associati e tesserati per attività istituzionali non sono considerati commerciali, né ai fini IVA né ai fini delle imposte dirette.


La proroga rappresenta una scelta di continuità che permette alle ASD e SSD di operare con stabilità per i prossimi dieci anni, evitando l’impatto di una riforma complessa e ampliando i tempi per una più ponderata revisione del sistema fiscale applicato allo sport dilettantistico. Riportiamo di seguito la dichiarazione del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi“Ringrazio il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il Viceministro Maurizio Leo per la preziosa azione di Governo, grazie alla quale possiamo riconoscere e salvaguardare le peculiarità sociali del sistema sportivo, così come per il Terzo Settore. Il rinvio al 2036 dell’applicazione del nuovo regime di esenzione IVA è una notizia attesa con trepidazione dallo sport dilettantistico che non sarebbe stato ancora pronto a cambiare modello, con i relativi oneri aggiuntivi. Il mondo dilettantistico, composto per la maggior parte da piccole realtà, avrà più tempo per prepararsi al cambio di regime che, seppur in esenzione, prevederà una serie di adempimenti ai quali tutti dovranno far fronte. La strada, già tracciata dalla riforma dello sport, è quella della semplificazione degli oneri e della sostenibilità. Continuiamo, quindi, a supportare l’associazionismo sportivo, settore che contribuisce in modo significativo alla diffusione dello sport per tutti, del suo valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico”. 


Fonte: https://www.sportegiovani.governo.it/it/comunicazione/comunicati-media/fisco-ministro-abodi-proroga-iva-preziosa-azione-di-governo-per-salvaguardare-peculiarita-del-sistema-sportivo/

 

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