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Eccellenza Aziendale e Special Cup firmata Primiera

Intervista al Presidente della Asd Primiera, Filippo Arpesani

 

“Dopo 20 anni esatti dalla fondazione siamo molto orgogliosi di quello che siamo riusciti a raggiungere con tenacia e determinazione. Il Csi è testimone di questa meravigliosa realtà e questa incredibile evoluzione. Siamo cresciuti insieme!”
Con queste parole, qualche giorno fa, Filippo Arpesani, - Presidente della ASD Primiera, squadra che quest’anno ha vinto il Torneo Aziendale categoria Eccellenza oltre alla Special Cup – ringraziava il comitato e il nostro Direttore tecnico per i complimenti ricevuti.
Una doppietta speciale proprio perché conseguita nel ventesimo anno di vita e soprattutto perché quei valori che avevano portato alla costituzione della squadra, oggi sono rimasti pressoché intatti.
“La cosa più bella sono i tantissimi ricordi legati ai miei compagni, con i quali abbiamo costituito la Primiera” – racconta il presidente Arpesani -. “Anche noi eravamo quasi tutti ventenni, legati da un bel rapporto di amicizia e da una profonda passione per il calcio. Non è sempre stato facile avere 11 giocatori in campo, molti di noi già lavoravano, ma non ci siamo mai persi d’animo. L’attaccamento allo sport, alla squadra, al gruppo, a quel sentimento di amicizia che ci ha sempre contraddistinto, sono stati elementi fondamentali che ci hanno permesso di crescere insieme e arrivare a questi risultati. E non intendo esclusivamente quelli sportivi, ma umani. Abbiamo lavorato tanto in questi anni a livello generazionale, avvicinando alla squadra altri giovani desiderosi di percorrere con noi un pezzo della loro vita. E direi che gli sforzi sono stati assolutamente ripagati!”.
L’entusiasmo di Filippo Arpesani è tangibile e neppure così scontato. Anche quando ringrazia la “vecchia” dirigenza ci si rende conto che è fatto con il cuore.
“La Primiera deve molto a persone come Nicola Jacini, Cesare Jacini ed Ettore Bergamasco, amici di una vita. Deve molto a Giorgio Fiocchi che ha manovrato con intelligenza i vari passaggi generazionali; ad Ascanio Albini, l' uomo dal grande cuore rossoblu; a Vito De Giorgi storico allenatore illuminato; a Nicolò Valota e Serafino Tutino, ancora oggi in campo e anime della Primiera; al Mister, Carlo di Giorgi, che ci allena da ben 10 anni e che ci ha insegnato a vincere; a Stefano Cini, direttore sportivo, che gestisce il gruppo con un’incredibile determinazione; a Marco Miani, la cui energia ci ha sempre ispirati; a Marco Mosele che ci insegna tuttora a “vivere”; al mitico Sig. Dario Busto, il nostro “ragazzino”.
Gente di ieri e persone di oggi, dunque, hanno contribuito a dare lustro a 20 anni di attività, ciascuno spinto da pochi, sani e comuni obiettivi: giocare a pallone, l’affiatamento del gruppo e il rispetto – in nome dell’amicizia – degli impegni agonistici.
“Vedere come all'ultima di campionato ci fosse una Primiera in campo ed un'altra Primiera, quella della mia generazione, sugli spalti a sostenere – riprende Arpesani - mi ha davvero commosso”.
E l’avventura continua… Da qui al prossimo ventennio, Presidente, come vede il futuro della Primiera?
“Spero sia di buon auspicio esprimere un desiderio: poter vedere i nostri figli sul campo di gioco e vestire la maglia di questa squadra”.


di Franca Brollo

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