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Del Piero campione e uomo

Un libro ne tratteggia gesta sportive e umane

Dici Del Piero e subito ti vengono in mente quei goal dove la palla gira e morbida si infila sul secondo palo, traiettoria a giro, imprendibile. Dici Del Piero e pensi alla linguaccia con cui festeggiava e a quel goal pietra miliare della sua carriera, con cui accorciò la strada verso il titolo mondiale dell’Italia nell’ 2006. Di sicuro pensando ad Alex, anche Alberto Galimberti ha in mente benissimo tutto questo e molto altro, scolpito nella sua incredibile memoria sportiva di tifoso juventino; ma Alberto, scrittore, giornalista e docente che collabora con l'Università Cattolica di Milano, parte da qui e compie un giro intorno al calciatore Del Piero per tratteggiarne anche un ritratto di uomo, un campione, una “bandiera” come si usava dire per quei giocatori che aprivano e chiudevano la carriera nella stessa squadra “in salute o in malattia”.

"Alessandro Del Piero. L’Ultimo Atto Di Un Campione Infinito", diventa così non solo un compendio sulla vita del campione di Conegliano, un tomo di 354 pagine a 10 anni dall’addio al calcio, ma diventa anche una sorta di omaggio alla carriera dell’atleta e all’attitudine alla vita dell’uomo, da cui in tanti possono imparare. Il libro è uscito quest’anno, ma probabilmente quando Alberto giocava a calcio sui campetti impolverati dell’oratorio, indossando la maglia numero 10 della Juve, provando ad emulare il suo idolo come tanti altri bambini, stava già scrivendo i capitoli del suo racconto. Senza saperlo chiaramente, ma in realtà stava già mettendo in ordine nella sua mente una storia splendida che lo ha fatto crescere come uomo e come sportivo, oltre che come tifoso.

“Sono cresciuto negli oratori, nell’associazionismo cattolico e non mi vergogno a dire che questo è stato fondamentale nel costruirmi una visione di sport ben precisa, fatta di lealtà, spirito di sacrificio, di alleanza tra bello e giusto -ha spiegato Galimberti- tutto questo è il bagaglio che mi ha portato ad apprezzare lo sport in cui riconoscevo anche questi valori, e ad apprezzare quindi campioni che ne erano esempio. Da qui ho iniziato ad ammirare nel campione e calciatore Del Piero, l’uomo Alessandro”. Il volume edito da Diarkos, si presenta come un excursus storico/romanzato delle gesta del campione, senza tralasciare sconfitte, defezioni, errori, delusioni, panchine e passi indietro, supportato da un lato dalla passione di Galimberti per il tema, e dall’altro dalla sua scrupolosa e minuziosa ricerca delle fonti, delle interviste, delle dichiarazioni, della documentazione necessaria.

Così il libro si configura come un volume prezioso per qualsiasi appassionato che voglia approfondire la vicenda Del Piero non solo con lo sguardo della biografia e della carriera, ma anche con lo sguardo di un tifoso appassionato, di un adolescente innamorato del suo mito e di un adulto che ricerca nella storia e nei documenti anche il risvolto pedagogico ed educativo che una figura come Alessandro Del Piero consegna alla storia del calcio e ai giovani atleti. “Ho cercato di unire le emozioni che solo lo sport sa fare, con il supporto delle documentazioni più accurate, dele interviste più importanti e delle dichiarazioni centrali che Del Piero ha fatto nella sua carriera e che ne danno la cifra umana -ha spiegato Galimberti- accanto al lunghissimo racconto di un numero 10 che univa classe e caparbietà agonistica, grinta da gregario e fantasia, reti splendide e concretezza decisiva, ci sono riportate anche le annotazioni dello stesso Del Piero sui momenti cruciali della sua carriera, le finali perse, le sconfitte, il lutto familiare, le panchine digerite, la retrocessione in B a pochi mesi dall’essere diventato campione del mondo, le sue riflessioni sulla fatica e sugli errori. Tutto questo ricostruisce il volto umano e il suo approccio alla vita”.

Ecco, quindi, un libro che parte da un Del Piero che rinuncia alle scorribande giovanili per costruire da subito una mentalità di atleta dedito al sacrificio, e racconta poi i frutti di questo impegno lontano da casa ma pur sempre legato da profondo affetto e rispetto alla famiglia, una famiglia che ha sempre voluto tenere al riparo da pettegolezzi e luci della ribalta proteggendo la vita dei suoi genitori prima e della moglie e dei figli dopo. Ecco i racconti delle grandissime gesta nella Juve di cui ha fatto la storia partita dopo partita, infrangendo record di presenze e di goal, e poi quelle con la nazionale fino al titolo di campione del mondo, un sentiero di storie e racconti nell’olimpo del calcio internazionale ma sempre con i piedi saldati a terra: “In tutto questo successo meritato, Del Piero è restato un modello di cultura sportiva, un rappresentante dei valori educativi dello sport, un campione che ha sempre tenuto una dimensione sobria e rispettosa al punto da essere idolatrato dagli Juventini ma amato anche da tutti gli appassionati di calcio, e stimato dagli avversari -ha proseguito nel racconto Galimberti- Questa sua personalità ha inciso profondamente nella sua attitudine alla professione sportiva, e questo supportato dal talento ha fatto di lui il campione che è stato”.

Ci piace davvero constatare come Alberto Galimebrti, un giovane cresciuto negli oratori come molti dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, tifoso e appassionato di calcio, abbia trovato la sua strada nello sport e nella vita anche grazie agli insegnamenti che gli sono tati veicolati da grandi esempi di umanità e di eccellenza sportiva. È bello avere conferma di come un retroterra nel mondo dello sport che vuole trasmettere valori, gli abbia dato la possibilità di riconoscere nella sua vita gli esempi virtuosi da emulare. Da questa strada percorsa Alberto ha tirato fuori un linro che omaggia una figura di sportivo come poche ne restano nel calcio moderno, ma che si pone anche come spunto alla riflessione per tanti giovani atleti. “Mi auguro che attorno a questo libro possano nascere momenti di incontro e scambio tra le persone, affiche non resti un libro frutto di un gesto individuale, ma un racconto di cui gli altri possono appropriarsi, farlo loro e farlo rivivere attraverso l’incontro e lo scambio”. Se volete saperne di più, seguite Alberto sui suoi profili social Instagram e Facebook

 

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