«Si ricomincia per fare la differenza»
Massimo Achini rieletto per il nuovo quadriennio
Doveva essere la grande assemblea elettiva che metteva al centro le società sportive nel momento più importante per il comitato, e così è stato. Nel salone Pio XII di via Sant’Antonio 5 a Milano, oltre 200 persone tra presidenti, dirigenti e giovani delle realtà CSI, hanno preso posto in sala coinvolti dal progetto lanciato dal presidente Massimo Achini rieletto alla guida del comitato per il prossimo quadriennio.
«Alle spalle ho già qualche esperienza provinciale e nazionale ma oggi mi sento emozionato come il primo giorno. Servire il CSI Milano per i prossimi quattro anni sarà un onore e un privilegio -ha dichiarato il presidente- Oggi dire sport in oratorio vuol dire affermare un’eccellenza del sistema sportivo milanese e lombardo. CSI Milano continua a crescere ed abbiamo approvato un programma molto ambizioso che indica la rotta sino al 2029. La priorità è sostenere la vita quotidiana delle società sportive e generare comunità attraverso di loro. È un popolo che cresce nei numeri e nella consapevolezza, un popolo del quale siamo davvero orgogliosi».
I GIOVANI
Motivo di orgoglio è anche il lavoro dei giovani presenti in assemblea, che hanno svolto un laboratorio a parte in cui progettare una linea di società sportiva del futuro cucita su di loro. «Ho apprezzato molto e ho trovato davvero interessante questo nostro coinvolgimento da parte del CSI -ha dichiarato un ragazzo di una società sportiva- sicuramente noi abbiamo degli sguardi diversi rispetto ai nostri dirigenti. Porterò sicuramente qualcosa di questa esperienza nella mia realtà sportiva». Sempre una giovanissima atleta CSI ha dato il via ai lavori con un emozionato discorso sulla bellezza di sentirsi parte di una società sportiva e del CSI in una relazione di affetto e amicizia con i dirigenti, gli allenatori e gli avversari. Dal mondo CSI è arrivato il saluto degli arbitri, rappresentati in questo caso da Laura Spoto, responsabile el Gruppo Arbitri Pallavolo.
LA DIOCESI
La mattinata ha dato ampio spazio agli adempimenti formali come da protocollo, lasciando spazio a testimonianze importanti. Non è mancata certo la vicinanza della Diocesi di Milano in questa giornata: «Sono qui per ringraziarvi dell’impegno volontario che mettete al servizio dei ragazzi, con passione per lo sport e per l’educazione dei giovani -ha detto Monsignor Vegezzi, Vescovo Ausiliare e Vicario Episcopale per la zona pastorale I di Milano, intervenuto durante l’assemblea- Sappiate che non siete estranei al cammino della Chiesa Ambrosiana, nonostante le fatiche che a volte caratterizzano la convivenza tra lo sport e la quotidianità delle parrocchie. Allora fate la differenza, perché farlo da senso a tutte le fatiche che dovete affrontare. Costruite qualcosa di diverso e importante, e fatelo col cuore».
Anche Don Stefano Guidi, direttore della FOM e consulente ecclesiastico del CSI Milano, Ha portato una riflessione importante sul palco, parlando dell’incertezza di un momento complesso come quello degli anni subito post covid, e della consapevolezza necessaria per riconoscere la lungimiranza che ha portato ad arrivare ad oggi con risultati record nonostante le complessità: «Vuol dire che la base su cui poggiamo è in salute, vuol dire che stiamo bene, che stiamo bene insieme, che sappiamo dare risposte alle domande dei ragazzi, che sappiamo essere luogo che li fa sentire accolti e capiti. Oggi c’è bisogno di una responsabilità più ampia rispetto all’organizzazione della vita, e noi possiamo aiutare le comunità ad aprire orizzonti e respirare. Insieme dobbiamo essere consapevoli e superare l’incertezza. Facciamolo per i prossimi 80 anni».
IL CONI
Il presidente del CONI Lombardia, Marco Riva, ha partecipato al momento assembleare e si è rivolto così alle società: «Sono nato e cresciuto in oratorio e so bene cosa significa il servizio che mettono sui campi le società sportive, facendo piccole cose importanti con amore. Così si incide sulla vita dei ragazzi e delle comunità e per questo come CONI Lombardia siamo entusiasti di compiere un percorso accanto al CSI senza aver paura di sognare in grande».
IL CSI LOMBARDIA
Paolo Fasani, presidente del CSI Lombardia, ha speso invece qualche minuto per ringraziare chi lavora e opera nel CSI Milano, dai dipendenti agli arbitri e ai giudici «senza i quali non esisterebbe l’attività sportiva -ha sottolineato- Un grazie poi a voi presenti qui, perché si da per scontata la partecipazione ma oggi non è per nulla facile riuscire a coinvolgere. Grazie di esserci e di esserci con convinzione».
LA FIPE
Ha portato i suoi saluti il presidente della FIPE Alberto Miglietta, a suggellare una relazione sempre più stretta tra CSI e Federazione Pesistica, esempio di come potrebbe avvantaggiarsi lo sport se enti e federazioni riuscissero a dialogare di più sulla base dei valori condivisi che già li accomunano. «Quando vi vedevo arrivare pensavo che voi incarnate davvero il valore autentico dello sport, che non è fatto da ministri o istituzioni, ma è fatto da voi, atleti e società sportive».
IL TERZO SETTORE
Ha chiuso la serie di interventi la portavoce del Forum Terzo Settore Città di Milano Rossella Sacco, che ha ribadito l’importanza di lavorare di concerto nelle città, una sfida «ambiziosa nella quale vogliamo camminare accanto a voi, per i giovani, nella formazione e per le nostre comunità. Voi siete la seconda casa delle famiglie».
L’assemblea elettiva si è chiusa con i saluti di due partner del comitato come Entheos e Errea, per proseguire poi con i restanti adempimenti formali: l’adozione dello statuto, l’elezione della commissione giudicante territoriale, quella del revisore dei conti, e la votazione delle nuove cariche relative al Presidente e al Consiglio Territoriale (elenco degli eletti in calce all'articolo).
Il gruppo di giovani che ha lavorato sulla Società Sportiva del futuro
La commissione territoriale giudicante