UNA NUOVA LEGGE RENDERÀ LE PALESTRE APERTE SEMPRE PER LE SOCIETÀ E TRAMITE ACCORDI CON I COMUNI
16 ottobre
È tempo di una bella notizia, ma di quelle davvero grandi che premiano il lavoro e il sacrificio di tantissime piccole società sportive. L’8 ottobre 2025 la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Palestre Aperte” a prima firma del deputato Mauro Berruto, e ora si attende l’approvazione definitiva del Senato, ma sembra cosa quasi certa.
Cosa dice la legge? Dice che le palestre tornano ad essere spazi di comunità e di condivisione. I Comuni e le Province — e non le scuole — assegneranno alle ASD/SSD le palestre scolastiche sia in orario extrascolastico che in estate, una cosa quest’ultima che viene ora esplicitata nero su bianco, sia per allenamenti che per gare ufficiali! Viene superata la discrezionalità delle scuole (che dovranno però indicare le loro necessità in base ai programmi formativi), e si procede per convenzioni comunali. Già qui si potrebbe esultare, ma c’è dell’altro. Sappiamo tutti che spesso le strutture sportive nelle scuole hanno bisogno di ammodernamenti. Ebbene, la legge prevede che se una società sportiva vorrà proporre un progetto per un intervento migliorativo, il Comune o la Provincia potranno valutarne il valore e concedere l’uso gratuito dell’impianto per una durata proporzionale al valore dell’investimento sostenuto.
Il grande lavoro delle società sportive non è passato inosservato in tutti questi decenni di lenta ma costante operosità e volontariato. Questa legge ne tiene conto, non dimentica le difficoltà delle piccole realtà che costituiscono un enorme potenziale di crescita sportiva e di presidio educativo per i più giovani, e che per questo non possono restare senza spazi per lo sport. Penso a tutte quelle società che ora potranno tirare un sospiro di sollievo nel progettare una stagione sportiva e affrontare il problema degli spazi. A Milano le nostre ASD/SSD di basket e pallavolo ne sanno qualcosa.
Pensate a quante possibilità si aprono: più orari e disponibilità per allenamenti e partite ufficiali; uno spazio anche per le gare ufficiali e progetti sportivi sociali; la possibilità di ragionare su eventuali investimenti per riqualificare lo spazio sportivo scolastico. Questa è una cosa interessantissima anche per il ruolo della società all’interno della comunità. Un’operazione di questo tipo lega il nome della società sportiva ad un vero progetto per la cittadinanza che ne fruirà, dagli studenti alle altre realtà sportive. La società ancora una volta al servizo.
È bello pensare che il primo firmatario della proposta, Mauro Berruto, nonostante sia stato un coach storico della nazionale italiana maschile di volley, due volte argento ai campionati europei (2011 e 2013) e bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, non abbia mai dimenticato il mondo dello sport di base e le sue necessità primarie. È bello ricordare anche i tanti momenti che lui stesso ha speso per le società CSI intervenendo ad assemblee, convegni, incontri con allenatori. Anche a Milano lo ospitammo più volte in occasione di momenti elettivi e di corsi di formazione. Ci ritroviamo nella necessità di riconsegnare alle comunità e alle società sportive gli spazi per lo sport.
Attendiamo l’ultimo step al Senato per stappare lo spumante, ma sembra proprio che questa proposta di legge possa diventare una concreta realtà a stretto giro. Allora, brinderemo!







