CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano

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Le Olimpiadi degli oratori in stile GMG

Descrivere Oralimpics é impossibile. Non ci provo nemmeno.

Qualcuno le ha definite le uniche “Olimpiadi in stile GMG” e devo dire che questa affermazione ha il suo fascino.

Fatto sta che ci siamo lasciati alle spalle 48 ore di energia educativa allo stato puro.

Dall’accensione della fiaccola in Duomo da parte dell’Arcivescovo (venerdì mattina) alla conclusione della Santa Messa di domenica mattina (presieduta dal Vicario generale Mons. Franco Agnesi) è stato tutto un susseguirsi di emozioni, sorrisi che nemmeno stanchezza e fatica riuscivano a cancellare, momenti dal sapore magico e consapevolezza di vivere un’esperienza unica in Italia.

I numeri parlano chiaro. 3500 iscritti alle olimpiadi (1000 in più dello scorso anno). 2800 ingressi esterni nella giornata di sabato (con dunque 6200 presenze medie al villaggio). Circa 5000 presenze alla cerimonia di apertura.

I numeri non raccontano però la magia di un villaggio con 3500 ragazzi che dormivano lì (stile GMG) e mangiavano in una immensa mensa degli alpini; di infinite testimonianze come quella di Daniele Cassioli che si é portato dietro 22 ragazzi non vedenti che hanno vissuto lì con noi per tre giorni... o come quella di Giusy Versace che come sempre é stata tra i ragazzi con il suo travolgente entusiasmo. I numeri non raccontano la fatica degli oltre 100 volontari e di tutto lo staff degli uffici CSI e FOM che hanno fatto giorni e giorni quasi senza dormire... e che hanno lasciato Expo con gli occhi lucidi per la gioia di quello che hanno vissuto e realizzato.

I numeri non raccontano di oratori provenienti dall’Emilia Romagna, dalla Puglia, da Sarajevo che sono rimasti a bocca aperta di fronte a Oralimpics. Ci sarebbero montagne di cose da raccontare.

Ma forse val la pena raccontare quello che c’è dietro... o se preferite che c’è dentro.

Le Olimpiadi degli oratori non sono un “evento isolato”. Una manifestazione, bella, ma messa lì per fare vetrina. Al contrario. E’ solo la punta di un iceberg di un lavoro immenso.

CSI e Fom che credono nello sport in Oratorio.

CSI e Fom che si prendono per mano ed iniziano a camminare insieme, a progettare insieme, a ragionare insieme.

CSI e Fom che aprono un centro studi condiviso che produce sussidi sullo sport in oratorio e sui gruppi sportivi che vanno a ruba in tutta la Diocesi.

CSI che apre in presidenza un’area sport e oratorio e Fom che apre nei suoi uffici un servizio sport e oratorio, con Don Stefano che da gennaio a maggio mette in piedi decine di serate nei vari decanati sul tema sport e oratorio.

Progetti “inventati” come Csi sport day e Csi sport camp che portano lo sport in circa 70 oratori durante il periodo estivo.

C’è dietro una intenzionalità fortissima che ha portato CSI e FOM a seminare negli oratori, nei gruppi sportivi, in seminario, nella giunta del Coni, in varie occasioni, nelle loro strutture interne ... sul “lanciare e rilanciare” tutte le potenzialità educative dello sport in oratorio.

È una semina “immensa” che deve durare anni e anni. Per vedere concretezza in ogni angolo della diocesi serviranno forse decenni... O forse non ci si arriverà mai.

Ma i primi risultati si vedono eccome. Le Olimpiadi degli Oratori sono la ciliegina sulla torta (una ciliegina meravigliosa) di un lavoro quotidiano di sostanza che dura ormai da tre anni.

Ora si va avanti con più entusiasmo, determinazione, convinzione di prima...

Lo sport in Oratorio è proprio una “Bella storia”. A noi il compito di raccontarla e farla vivere a più ragazzi possibili.

 

Massimo Achini

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