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Facciamo chiarezza in mezzo a tanta confusione

18 marzo 2021
 
Partiamo dalla fine. Ieri il segretario generale del CONI ha mandato una comunicazione ufficiale nella quale ribadisce a tutti che “le società sportive degli enti di promozione sportiva non possono svolgere, nella situazione attuale, gli allenamenti”. 
 
Una scelta che non ci piace. Tanto é vero che ieri sera tutti gli enti di promozione sportiva hanno “protestato” con il Presidente del Coni Giovanni Malagò e con il Sottosegretario allo sport Valentina Vezzali.
Chiariamoci bene. La nostra non è una protesta di chi chiede privilegi o di chi vuole tenere aperti per forza gli allenamenti con le scuole chiuse. 
Non chiediamo favori ma rispetto. Rispetto per le nostre associazioni sportive. Se le condizioni della pandemia in zona rossa richiedono un blocco totale delle attività sportive lo si faccia, ma senza discriminazioni. 
 
È evidente che non c’è un rischio di contagio maggiore se ci si allena con una società sportiva affiliata ad enti di promozione sportiva rispetto ad una realtà associata ad una federazione. 
Se è necessario uno stop, deve esserlo per tutti. Il fatto che le società delle federazioni si possano allenare e le nostre società no non ci va proprio giù.
 
Detto questo la nota positiva è che almeno la mail del segretario generale del CONI fa chiarezza in un contesto di totale confusione.
Negli ultimi due giorni il Governo ha creato una situazione “complicata”. Nei fatti ha modificato i documenti ufficiali quattro volte in 48 ore e le realtà sportive non hanno capito più nulla. 
Gli esperti di diritto potrebbero rispondere che in realtà era tutto chiaro. Può darsi ma quel che è certo è che la “gente normale” si è persa in interpretazioni e incertezze infinite. Alcuni enti di promozione ieri hanno scritto alle loro società sportive dicendo: “Da oggi vi potete allenare, sono cambiate le FAQ del Governo”. Noi abbiamo preferito attendere per capire bene la situazione. Un’attesa che ci ha dato ragione. Nessuna società sportiva appartenente ad enti di promozione si può allenare sino a nuove indicazioni. 
 
Un po’ di chiarezza anche su una nota pubblicata dalla Diocesi qualche giorno fa.
La comunicazione in questo caso conferma che in oratorio non ci si può allenare, fatto salvo quelle categorie di interesse nazionale (di federazioni o enti di promozione) che stanno già realmente disputando un campionato ufficialmente iniziato. Nei fatti questo riguarda solo squadre iscritte al campionato Fipav (già iniziato) e che giocano in oratorio. Per tutti gli altri lo sport in oratorio resta fermo. 
 
La nostra posizione educativa l’abbiamo già spiegata la scorsa settimana e non stiamo a ribadirla. Adesso ci serviva fare chiarezza sul tema degli allenamenti e spiegare la confusione che si è generata.
Noi continueremo a protestare sulla decisione del CONI non per far ripartire lo sport in zona rossa (non è questo l’intento) ma per dire e ribadire che non ci possono essere tra federazioni ed enti, realtà di serie A e di serie B.
Su questo, civilmente e costruttivamente, “alzeremo la voce”.
Noi proveremo a ripartire appena sarà possibile. Per ora però non resta che aspettare. 
 

In allegato la comunicazione ufficiale del Coni del 17 marzo 2021

Massimo Achini

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