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Il cuore di Oralimpics

La voce, le emozioni e i sorrisi dei protagonisti

Ritmi incalzanti, un susseguirsi di gare, una dietro l’altra, la possibilità di provare tantissimi sport, laboratori, attività in movimento, dalla corsa al circo, dal salto all’arrampicata, dagli scacchi alla vela. Le giornate di Oralimpics, certamente fra le più calde di questa estate, ha visto in movimento 3500 preadolescenti, lungo il cardo e il decumano di quello che è stato Expo, oggi MIND Milano, ma che per questo weekend è stato l’Oratorio più grande del mondo. I ragazzi non si sono placati nemmeno sabato sera quando hanno vissuto le premiazioni degli sport individuali e la festa di animazione in pieno stile Fom, con la presenza attiva sul palco di un gruppo di animatori che sono stati a Capizzone e la preghiera finale presieduta da Mons. Luca Raimondi, Vicario episcopale della Zona IV di Rho.

L’edizione 2019 ha respirato subito entusiasmo a cancelli ancora chiusi, quando nel dietro le quinte si lavorava all’organizzazione in una ottima sinergia fra Fom e Comitato di Milano del Csi. Abbiamo lavorato per il bene non solo dei 3500 ragazzi iscritti, ma anche di chi li ha accompagnati e, quest’anno, per rendere aperto Oralimpics a tutti quanti volessero partecipare. Era chiaro che questo numero da capogiro si sarebbe tradotto in qualcosa di vivace. La serata inaugurale ne è stata conferma: cori da stadio per i propri atleti, balli sugli spalti, canti a piena voce, partecipazione collettiva alle esibizioni proposte, attenzione per gli interventi delle istituzioni. Insomma, un popolo di giovani preadolescenti pienamente calati nella dimensione e nel valore reale dell’evento: condizione, festa, riflessione, sport, amicizia, esperienza. 

I ragazzi con queste giornate si rendono conto che ciò che vivono quotidianamente in oratorio, è qualcosa che condividono non solo con i loro amici, ma in un senso più ampio con un numero enorme di loro coetanei -ha spiegato Cecilia Ricci, educatrice dell’oratorio SDS di Cinisello Balsamo- Anche per noi educatori comunque è davvero splendido, perché oltre alla fatica di organizzare i gruppi, c’è la bellezza di legare sempre di più con i ragazzi, di condividere con loro esperienze, e di ripensare con chi ha partecipato gli scorsi anni, ai migliori ricordi delle edizioni precedenti”. Insomma, Oralimpics è già storia tra gli oratori, una “bella storia” verrebbe da dire… 

Ed è d’accordo anche Don Alessio Mauri, presente per il terzo anno di fila e soddisfatto anche quest’anno: “Nonostante il caldo soffocante è davvero un momento splendido -ha spiegato il don- ci sono moltissime persone in più e molte prove a cui ci siamo iscritti anche noi. È splendido perché si vive spirito di aggregazione e un agonismo che è anche occasione di fraternità, cose che abbiamo bisogno di vivere tutti insieme qui ma anche noi come oratorio, e venir via tre giorni in questo contesto diventa educativo per fare comunità, una comunità che si rafforza guardando anche la partecipazione degli altri oratori.” 

Don Michael Pasotto invece è alla sua prima esperienza, e non vedeva l’ora di vedere espresso il potenziale del suo oratorio di Nova Milanese: “Finalmente siamo riusciti a partecipare ed è splendido vivere questo momento di raduno che ha anche una forte valenza educativa. Infatti, il messaggio del rispetto delle regole è qualcosa che attraverso lo sport si riesce benissimo a far passare, così come quello dell’inclusione. Mi piace moltissimo la presenza di tutti questi sport paraolimpici”. 

Il clima nell’ex area Expo, ora MIND Milano, oltre ad essere caldissimo per le temperature eccezionali, è stato caldo di energia e sorrisi, di entusiasmo e curiosità vera dei ragazzi che si sono cimentati in quasi tutto quello che le Federazioni hanno loro proposto. Passeggiare di sabato per il decumano, ha regalato immagini con decine e decine di preado impegnati ad arrampicare, giocare a ping pong, segnare goal, provare schiacciate impossibili, camminare su elastici tesi, cimentarsi con sport paraolimpici, volteggiare sui pattini, far navigare piccole barche a vela, provare le difficoltà del Bridge, la concentrazione degli scacchi, la precisione del Twirling, l’esplosività della Boxe o del Krav Maga e l’incredibile emozione del Quidditch, imperdibile per tutti gli amanti di Harry Potter. 
Ma queste sono state solo alcune delle attrazioni incredibili proposte, oltre ai veri tornei validi per il medagliere finale.

È la nostra prima esperienza ed è fantastico, sappiamo già che vorremo ripeterla -hanno detto sorridenti Giulia, Sara e Letizia dell’Oratorio di San Luigi Azzate Brianza– È esattamente come ci era stata descritta, e abbiamo fatto bene a partecipare. Ci tenevamo per provare un’esperienza nuova e condividere un momento con persone nuove che non conoscevamo. L’inaugurazione poi è stata emozionantissima, soprattutto l’alzabandiera, i fuochi d’artificio e tutte quelle testimonianze che cercavano di incoraggiarci a dare il meglio”. 

Lisa e Francesco, della Comunità Pastorale San Fermo di Nerviano, hanno invece sottolineato un aspetto davvero importante e non trascurabile. Entrambi infatti hanno detto: “ci è piaciuto tantissimo ritrovarci con tutto l’oratorio a tifare per i nostri amici che giocavano a pallavolo e calcio”.

Aggregazione, comunità, amicizia, sport, ecco che torna tutto quello che CSI e FOM si sono riproposti di alimentare con questa grandissima festa per lo sport in oratorio.

 

di Giorgia Magni

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