CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano

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In carcere il diploma da Personal Trainer

Concluso il percorso formativo con la FIPE

 

Quando si parla di progetti sportivi nelle carceri ci si ritrova spesso a dover spiegare che non si tratta solo di qualche partitella per sgranchire le gambe nell’ora d’aria. Un progetto carcere, poi, non è nemmeno -o non solo- un evento di grande portata con campioni ed ex campioni che incontrano i detenuti. Un progetto negli istituti penitenziari, per come lo intende CSI, è un intervento di benessere psicofisico, di rieducazione, di formazione dei detenuti volti ad un reinserimento virtuoso nella società.

Proprio in questa ottica si inserisce il percorso di formazione per personal trainer organizzato dalla FIPE (federazione italiana pesistica) insieme al nostro Comitato. La federazione ha messo a disposizione di 10 ragazzi del Carcere San Quirico di Monza, tutte le competenze professionali di un istruttore professionale, affinché al termine delle lezioni i ragazzi potessero ottenere un diploma qualificante, un primo livello nel mondo del personal training.

«È stata davvero una grande soddisfazione assistere alla consegna dei diplomi da parte del presidente Nazionale della Federazione Pesistica Alberto Miglietta - ha poi spiegato Lucia Teormino, responsabile del progetto “Evasioni Sportive” per CSI Milano – Il percorso di questi 10 detenuti è stato unico e davvero eccezionale, possibile grazie alla lungimiranza della direttrice Dott.ssa Cosima Buccoliero e al grande impegno dei ragazzi che non hanno perso una lezione. Un riconoscimento meritato, non c’è dubbio, che mi auguro possano spendere nel momento in cui torneranno a essere liberi. Un ringraziamento anche all’istruttore Andrea Spada che ha saputo coinvolgere e preparare al meglio tutti i ragazzi». 

Presente alla consegna dei diplomi, oltre al presidente FIPE Alberto Miglietta, alla Direttrice del carcere Cosima Buccoliero, e alla Vicedirettrice Roberta Galati, anche il presidente Massimo Achini (tutti insieme nella foto sotto): «Quasi tutta Italia si limita a ragionare sulle convenzioni da firmare con le federazioni - ha spiegato Achini - noi invece preferiamo parlare di alleanze concrete e incisive. Il CSI non è geloso se una Federazione realizza iniziative belle dal punto di vista educativo, anzi, sostiene e accompagna questi percorsi. Questo è il nostro ruolo nel mondo dello sport: contaminare il CONI, le Federazioni e molti altri con la nostra passione educativa. Non chiuderci in noi stessi né pretendere di fare tutto da soli. L’esempio del corso in carcere a Monza parla da solo».

 

 

 

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